Spettacolo Teatrale Live Streaming | Mercoledì 27 Gennaio 2021 - Ore 21.00
ELDA OLIVIERI in ETTY HILLESUM - UN CUORE PENSANTE
Da Amsterdam ad Auschwitz 1941 - 1943
vedi video di presentazione https://youtu.be/5nKNj5PKKtQ
Dopo lo spettacolo seguirà un forum con l'autrice e Gianni Criveller Missionario PIME a Hong Kong
Progetto, narrazione e regia: Elda Olivieri
Con Yevgenia Kimiagar (pianoforte e canto), Giovanni Iazzarelli (flauto traverso), Emanuele Iazzarelli (pianoforte e canto).
Elda Olivieri
Attrice di prosa, doppiatrice e direttrice di doppiaggio, nasce, vive e lavora a Milano.
Premio Franco Enriquez 2007 per lo spettacolo: “Vita Virginia”, dai carteggi e dai diari di Virginia Woolf e Vita Sackville-West”.
Nel 2011 fonda Lessico Armonico con lo scopo di diffondere la cultura attraverso frammenti dell’universo femminile. partendo sempre dalla parola scritta, realizza spettacoli in cui il lessico si fa armonico per avvicinare e coinvolgere il pubblico, in una riflessione comune su argomenti che toccano tutti: gli avvenimenti storici, gli affetti, la famiglia, l’impegno civile e sociale.
ETTY HILLESUM - UN CUORE PENSANTE DA AMSTERDAM AD AUSCHWITZ 1941-1943
Sabato 30 maggio 1941. Etty scrive sul suo diario:
Com’è strano... c’è la guerra. Ci sono i campi di concentramento. So quanto la gente sia agitata, conosco il grande dolore umano che si accumula e si accumula... la persecuzione, l’oppressione... e ci si sente così impotenti.
Nel luglio 1942, decisa a condividere il destino di massa del suo popolo, riuscirà a farsi mandare come assistente sociale al campo di smistamento di Westerbork, nel nord dell’Olanda. Vuole essere il cuore pensante della baracca, alla ricerca di Dio in tutti gli uomini, decisa a disseppellirlo dai loro cuori. Il 15 settembre 1942 il suo caro Professore e Maestro, signor Spier muore.
Etty scriverà che è stato l’intermediario tra Dio e lei e che, da quel momento, sarebbe stata lei intermediaria per tutti quelli che avrebbe potuto raggiungere. Etty conosce l’angoscia e la disperazione, il suo cuore è come una chiusa che ogni volta arresta un flusso ininterrotto di dolore. Non cede però alla disumanità dei tempi e continua a sperare in un nuovo umanesimo. L’unica possibilità che abbiamo, scriverà, è di distruggere in noi stessi ciò per cui si ritiene di dover distruggere gli altri.
La sua ricerca spirituale è originale e intensa e si svolge al di fuori di ogni appartenenza: attraverso l’ascolto interiore trova Dio nella parte più profonda di sé e arriva a pensare che se Dio non potrà più aiutare gli uomini, saranno gli uomini a dover aiutare Dio.
Al campo di Westerbork il suo amore per gli uomini e per Dio sarà messo a dura prova e lì ne avrà la conferma. Rientrata ad Amsterdam per motivi di salute, prima di tornare al campo, lascia i suoi 11 diari all’amica Maria Tuinzing, con la preghiera di consegnarli a Smelik, giornalista, qualora non dovesse più fare ritorno.
Il 7 settembre 1943 Etty, i suoi genitori e Mischa, il fratello pianista, saliranno su un treno piombato e verranno deportati ad Auschwitz; Jaap partirà in seguito. Etty muore il 30 novembre del 1943.
Da un finestrino del treno gettò una cartolina che fu raccolta e -spedita dai contadini: abbiamo lasciato il campo cantando.