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martedì 28 dicembre 2021
"STONER" (1965) di John Williams - recensione di Chiara Riva
L’ultima recensione dell’anno la voglio dedicare a "Stoner" (1965), dello scrittore americano John Williams.
Williams ha scritto solo quattro romanzi (tra l’altro del suo primo, col senno di poi, non fu mai orgoglioso), con ambientazioni e temi molto diversi tra loro.
"Stoner" deve il suo titolo (proposto a Williams dall’editore) al cognome del protagonista, William Stoner: è il racconto della sua vita, dalla nascita nel 1891 alla morte nel 1956.
Vita assolutamente ordinaria di un uomo, di umilissime origini, che viene iscritto alla facoltà di agraria dal padre contadino con grandi sacrifici economici della famiglia e, scoprendo un improvviso e inaspettato amore per la letteratura che gli si rivela a lezione in una scena descritta come un’epifania, diventa professore universitario.
Ma… c’è un ma, perché nonostante le premesse di quello che sembra il racconto di un considerevole avanzamento sociale, l’esistenza di Stoner è quella di un uomo assolutamente ordinario, anzi, passatemi la licenza del termine pop, un po’ sfigato, nell’accezione sociologica del termine. Il suo matrimonio è un fallimento, il rapporto con la figlia viene rovinato dall’ostile ingerenza della moglie, la sua carriera universitaria (e anche l’unico sincero amore della sua vita) vengono ostacolati dal direttore del dipartimento di Inglese, di cui Stoner ha bocciato un protetto.
Stoner vive nell’ambiente universitario ed è lì che dà tutto se stesso; nel romanzo l’autore fa dire a un personaggio che l’università è un rifugio per i non idonei al mondo, e lo stesso Williams in un’intervista lo definisce un microcosmo come lo erano i monasteri del medioevo in cui possono vivere ed esprimersi e studiare ciò che importa veramente le persone insofferenti ai finti valori che regolano il mondo di fuori.
In realtà questo parallelismo, e Stoner lo scopre presto, non sta in piedi, perché anche l’università è un sistema, e un sistema dove entra la corruzione. Anche lui, volente o nolente, appartiene al mondo.
Eppure… eppure in questo personaggio apparentemente grigio brilla una luce che lo rende a suo modo eroico, e rende la sua vita – e questa è la vera, squisita bellezza del romanzo – interessante e degna di diventare materia di un romanzo. Perché al suo interno si addensano molti significati, pieni dell’amore per la letteratura che conferisce dignità e valore a quest’uomo e al suo lavoro; e leggendo la scrittura semplice e solida di Williams in cui vicende normalmente banali si rivelano piene di suspence ed emozione, si percepisce come questa sia nello stesso tempo la profonda convinzione del suo autore, lui stesso docente universitario oltreché scrittore.
Stoner è un uomo di una coerenza ed onestà intellettuale che forse si potrebbe quasi faticare a comprendere in un mondo come quello di oggi, in cui anche il sapere puro si contamina con altri interessi, ma che proprio per la sua rarità è degna di ammirazione.
È l’incarnazione dell’amore per la letteratura, “per il mistero della mente e del cuore che si rivelano in quella minuta, strana e imprevedibile combinazione di lettere e parole di neri e gelidi caratteri stampati sulla carta”.
E questo amore lo incarna all’ennesima potenza nella descrizione della sua fine. Emozionante e commovente da brividi.
PS. Mi verrebbe da ringraziare @Giulia Ciarapica e il webinar di Writers and Readers in occasione del quale ho sentito parlare del romanzo in termini entusiasti e mi ha ispirato talmente tanto che il giorno dopo sono corsa a comprarmelo!
E mi verrebbe anche da dedicare il libro a tutti i professori, ai bravi professori (non tutti, ovviamente!) che ho avuto e a tutti gli insegnanti che fanno il loro lavoro per passione
venerdì 3 dicembre 2021
VOGLIO SOLO TORNARE A STUDIARE #FREEPATRICK - di Marco Vassallotti - people - storie
Il 7/12 si terrà un'udienza che potrebbe risultare definitiva e inappellabile. Patrick Zaki potrebbe subire una condanna dai 6 ai 25 anni per accuse di terrorismo del tutto infondate. Intanto da 22 mesi è detenuto in condizioni vergognose da un regime che continua a nascondere la verità su Giulio Regeni.
Purtroppo l'Italia continua a trafficare in armi con questo regime dittatoriale.
Oggi c'è stato un presidio a Monza cui abbiamo partecipato.
CQSASD
mercoledì 3 marzo 2021
ANDREA CAMILLERI: TOPIOPÍ
Da Chiara Riva
È in arrivo la primavera... e nella mia mente è subito partita questa associazione di idee: fiori di pesco uova di cioccolato uova pulcino ... STOP!! un pigolio nella mia testa mi ha subito bloccato: “ Topiopì!”.
Per questo oggi parlerò di un libro che ha per protagonista proprio un pulcino!
Da un lontano ricordo d’infanzia, Camilleri rievoca una storia d’amicizia con un pulcino zoppo durante un’estate in cui, ragazzino, si trovava in vacanza in campagna dai nonni.
È un racconto semplice e delicato che rievoca una quotidianità contadina fatta di convivenza con gli animali da cortile e il loro accudimento. Un ricordo di tempi lontani che si trasforma in una tenera favola.
Lo consiglio perché
- è un Camilleri ‘insolito’, (già basterebbe dire che è di Camilleri);
- per le bellissime illustrazioni di Giulia Orecchia (mi piacciono tanto tanto!!)
- è un racconto lungo per genitori in cerca di una bella storia da leggere ai propri figli
- ma anche un romanzo breve per bambini che amano la lettura e gli animali... i pulcini, ma non solo
- ma soprattutto perché insegna che la magia delle favole si nasconde anche nella vita di tutti i giorni! #andreacamilleri #giuliaorecchia #libriperragazzi #libriperbambini
LA TERRA DEGLI UOMINI INTEGRI - VITA DI THOMAS SANKARA
da Soumaila Diawara
Alto Volta, 1961.
Per il suo compleanno il piccolo Thomas Sankara riceve una bicicletta rossa, scintillante come i carboni ardenti. Raggiante, la prova subito, ma un gruppo di ragazzini bianchi lo aggredisce e tenta di portargliela via. La sua reazione mostra da subito la sua tempra e quanto, fin da giovanissimo, siano radicati in lui gli ideali di uguaglianza e libertà.Inizia così la storia, in chiave romanzata, della vita del carismatico Presidente del Burkina Faso, che, a soli 37 anni, venne assassinato per le sue idee antimperialiste e anticolonialiste. Celebre per il discorso che tenne nel 1984 all’ONU, Sankara fu un fervente pacifista, che si batté in prima persona per i diritti degli ultimi e delle donne del suo Paese. Uomo di rara cultura, era diretto, detestava la diplomazia e rinunciò a tutti i privilegi personali che il suo incarico poteva offrirgli. In soli quattro anni fece costruire centinaia di scuole, strade, ospedali e riuscì nell’impresa di garantire due pasti e un litro di acqua al giorno a ciascuno dei burkinabè. La definì: la Rivoluzione della felicità.
“Avremo avuto successo solo se, guardando intorno a noi, potremo dire che la nostra gente è un po’ più felice.”
Il giorno del primo anniversario della sua Rivoluzione, Sankara cambiò il nome alla sua Nazione, retaggio della spartizione europea dell’Africa: la chiamò Burkina Faso, che in lingua locale significa La terra degli uomini integri.
mercoledì 24 febbraio 2021
lunedì 8 febbraio 2021
FASCISMO TROPICALE DI CLAUDILEIA LEMES DIAS - VEDI ANCHE PRESA DIRETTA!
La puntata di Presa Diretta (Rai3, ore 21.20) di stasera sarà davvero molto importante per tutti noi. La consapevolezza di ciò che accade in Brasile sta man mano aumentando e i collegamenti con l'Italia sono tanti, a partire dal cibo che mettiamo nel piatto, degli accessori che indossiamo, de legname sulle nostre porte. Era in effetti inspiegabile la bassa copertura della stampa e la poca attenzione che fino adesso era stata dedicata al regime dittatoriale che oggi c'è ed è innegabile. Non possiamo non considerare che nonostante una variante del COVID-19 che imperversa nel paese ed è arrivata oramai anche in Umbria, continuano ad esserci assembramenti nel Paese un po' ovunque. Bolsonaro ha un forte potere manipolatorio che va considerato alla pari di una leadership religiosa per buona parte dell'elettorato brasiliano. Chiunque guarderà il programma si troverà di fronte ad un fascista orgoglioso di esserlo, un cultore della morte e della distruzione sin dai suoi primi passi in politica. Come mai tanta gente l'ha votato? E' ciò che provo a rispondere in "Fascismo Tropicale", libro che ho avuto l'onore di consegnare alla redazione quando ancora era un manoscritto e non avevo molta speranza di una ipotetica pubblicazione. Perciò ESORTO a tutti voi che mi seguite qui di guardare oggi la trasmissione di Iacona su RAI3. FARANNO UN LAVORO IMPECCABILE, NE SONO CERTA. Spero che le immagini vi restino impresse, oltre queste mie parole che sono soltanto una goccia nel mare. Il velo di totale indifferenza si sta squarciando ed è bene che ne parlino tutti con tutti i mezzi che hanno.
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