Vi è mai capitato di leggere un autore che vi colpisce nel profondo ma che vi risulta anche inafferrabile, sfuggente? Non lo capite a fondo, ma nello stesso tempo vi ammalia, volete cogliere tutto il senso di quello che scrive. Murakami appartiene senz’altro alla categoria di questi autori, popolari e amati ma anche enigmatici.
Per definire i suoi romanzi non basta un aggettivo: complessi ma scritti con un linguaggio accessibile, intrisi di cultura giapponese e nello stesso tempo occidentali, surrealisti e iperrealisti: viene spontaneo interrogarsi su cosa ci sia dietro, di cosa parlino veramente.
Leggendo questo libro,#segretidiMurakami, mi si è letteralmente aperto un mondo: e come da un cappello a cilindro, o se preferite come dal Paese delle Meraviglie di Alice, ne sono saltati fuori il jazz, i gatti, la corsa, il sesso, i media, il linguaggio, mondi alternativi, il senso della vita.
Dico poco? Quanti scrittori hanno il potere di parlare di tutto questo senza risultare, non diciamo misteriosi – questo sì – ma complicati?
Lo consiglio a chi vuole scoprire come Murakami sia diventato… #Murakami.
Per definire i suoi romanzi non basta un aggettivo: complessi ma scritti con un linguaggio accessibile, intrisi di cultura giapponese e nello stesso tempo occidentali, surrealisti e iperrealisti: viene spontaneo interrogarsi su cosa ci sia dietro, di cosa parlino veramente.
Leggendo questo libro,#segretidiMurakami, mi si è letteralmente aperto un mondo: e come da un cappello a cilindro, o se preferite come dal Paese delle Meraviglie di Alice, ne sono saltati fuori il jazz, i gatti, la corsa, il sesso, i media, il linguaggio, mondi alternativi, il senso della vita.
Dico poco? Quanti scrittori hanno il potere di parlare di tutto questo senza risultare, non diciamo misteriosi – questo sì – ma complicati?
Lo consiglio a chi vuole scoprire come Murakami sia diventato… #Murakami.
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